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lunedì 18 giugno 2018

LA CASA DELLA MAMMA

Vi è mai capitato di abitare, nel corso della propria vita, nelle case popolari? Io si. Sia da ragazzo che adesso in età avanzata. Ed ho notato molte differenze da allora, ma forse è la differenza di età che mi fa vedere le cose diversamente.
Inizierò a scrivere del ghetto in cui abito, del ghetto sociale e culturale, dove la gente, la gran parte delle gente ha finito di vivere, si è spenta e si avvita su stessa.
Ma scriverò anche di Storia e pubblicherò progetti fotografici. Mi sembra che basti.
Iniziamo……..
Cosa pensate che provi una donna che ha lavorato tutta una vita, in gran parte dedicata al proprio unico figlio, il quale ad un certo punto la impacchetta e la porta in una casa di riposto per anziani e lui si prende una dolce signora con la quale ci fa un figlio. Ma si prende anche la sua casa, in cui la mamma ci aveva passato la vita, ma non ha potuto passare anche la sua vecchiaia aspettando che il buon Dio la chiamasse. No proprio no. Questo era troppo: il figlio con un bel pelo sullo stomaco la caccia di casa e si accasa lui nella stessa casa dove prima c'era la mamma.
Un figlio non proprio amorevole o forse troppo amorevole per la casa delle mamma. La mamma che adesso il buon Dio l'aspetta nella casa di riposo.
Continua…...

lunedì 22 febbraio 2016

SICUREZZA E GIUSTIZIA CAMMINANO INSIEME


Il dott. Serra, ora felicemente giunto alla pensione, ha maturato una lunga esperienza in questo settore grazie ai molteplici incarichi da lui ricoperti: dirigente della Squadra Mobile, capo della Digos, della Criminalpol, vice capo vicario della Polizia, questore e prefetto in diverse città, capo del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, alto commissario per la prevenzione e il contrasto della corruzione nella Pubblica Amministrazione.    

L'incontro avrà luogo:



VENERDI' 26 FEBBRAIO 2016, alle ore 20.30 precise,

presso la Sala Alessi di Palazzo Marino

piazza della Scala, 2 - Milano



Non mancate!



il gruppo di Proposta Civica per Milano 

www . propostacivicapermilano . it 



mercoledì 17 febbraio 2016


DAL CONVENGNO DEL 6 FEBBRAIO SU MILANO METROPOLITANA


Un convegno organizzato da Proposta Civica per Milano su un tema volutamente ignorato come quello della Città Metropolitana, che già esiste, avendo sotituito la vecchia Provincia di Milano, ma ancora non funziona come dovrebbe, opera incompiuta per vuoti legislativi e contraddizioni, oltre che per scarsa volontà politica di attuazione.

Ne hanno parlato Daniele Comero (il secondo da sinistra), analista politico e funzionario dell'amministrazione di Milano Metropolitana, Giancarlo Penco, ex ragioniere capo del Comune di Milano, oggi in pensione, e Giuseppe Salerno, avvocato esperto di diritto amministrativo.

La legge "Delrio" sulle città metropolitane offrirebbe lo spunto per una vera e propria rivoluzione amministrativa nell'area metropolitana milanese, e forse proprio per questo non se ne vuole parlare.
Il Comune, tuttavia, delibera la costituzione delle 9 Municipalità milanesi, in ossequio alla legge ed avendo le elezioni comunali alle porte, e stabilisce che le 9 Municipalità, come prevede la legge, avranno autonomia amministrativa, dimenticando però che perchè sia possibile occorre una legge statale che costituisca tali nove municipalità come Enti di diritto pubblico, e non basta una delibera comunale.

Ma la contraddizione fondamentale, il nodo da sciogliere prima di ogni altro, è la doppia veste del sindaco di Milano che verrà eletto fra poco da 1,3 milioni di elettori, sindaco di una Milano che dovrebbe cessare di essere tale, venendo frantumata in 9 Municipalità, ed allo stesso tempo sindaco metropolitano di 3,2 milioni di elettori del territorio metropolitano.
Due funzioni potenzialmente conflittuali in capo ad una medesima persona.
Oltretutto, se le 9 municipalità saranno rese tali, il loro insieme non sarà più "Milano" ma una delle 8 Zone Omogenee dell'area metropolitana, e quindi i milanesi eleggeranno in realtà il "capo" di quest'area omogenea, non il sindaco di una città che cessa di esistere in quanto tale, sostituita dalla più ampia città metropolitana. Inoltre, per ora, le altre 7 zone omogenee resteranno orfane di una figura analoga, perchè non è ancora statto definito lo status giuridico ed organizzativo di tali aree.

Peggio di così ...

Franco Puglia











 

venerdì 12 febbraio 2016


LUNEDI 15 FEBBRAIO,  ANCORA IN SALA ALESSI,  A PALAZZO MARINO

Saremo di nuovo in sala Alessi, a partire dalle 20:30, per un incontro che nasce dal dialogo tra alcune formazioni politiche e civiche, tra cui fondamentale la nostra, per tentare di introdurre un progetto CIVICO di governo della città, in esplicita ALTERNATIVA ai progetti tradizionali dei partiti politici nazionali, espressi nelle candidature Sala-Parisi per Milano.

Lunedi saranno presenti anche forze politiche che nascono da un distacco a sinistra rispetto all'area governativa, la cui credibilità sotto il profilo di una progettualità civica e trasversale ci lascia quantomento perplessi. Le "estreme" in questo paese non hanno mai dimostrato in passato di sapersi superare in funzione di un interesse coolettivo più elevato, ma si sono sempre mosse in chiave più strumentale, per finalità squisitamente di parte, cosa in sè legittima, ma non funzionale al processo in corso. Staremo a vedere. Noi vogliamo e dobbiamo giocare a carte scoperte e costringeremo gli altri a farlo, da qualsiasi parte provengano.

giovedì 28 gennaio 2016

UN ARGOMENTO CARDINE DI OGNI SERIA PROPOSTA POLITICA PER LA CITTA' DI MILANO

Ecco una pagina FaceBook dedicata esclusivamente a questo tema, preludio del primo incontro pubblico organizzato dal nostro gruppo su questo tema, in vista dell'incontro pubblico programmato per il 6 Febbraio p.v. nell'aula magna della scuola Manzoni di Milano, in via Grazia Deledda 11 (MM1-Loreto).

Parlare della Città Metropolitana è FONDAMENTALE !


Non ha senso partecipare alle elezioni comunali di Milano a Giugno senza avere chiara in mente la prospettiva che abbiamo davanti, e le opportunità di cambiamento che offre, non poche.
Il PD ha sorvolato su questo tema, che non ha saputo affrontare in maniera seria dal momento stesso in cui la legge Del Rio, che norma la materia, ha visto la luce, ma le altre formazioni politiche nazionali più note non sono state da meno.

Le opportunità di creare una struttura amministrativa di stampo "federalista" almeno all'interno di una comunità di 3 milioni di abitanti non sono state neppure prese in considerazione, a dimostrazione di come la Lega abbia cambiato pelle dai tempi delle sue origini.

Eppure le nuove norme danno ampio spazio a forme di governo del territorio innovative, partecipative, a democrazia allargata.
Infatti la Milano monolitica può trasformarsi in una zona omogenea però formata da 9 municipalità, che potrebbero avere forme di autonomia per ora inesistenti.
La ex provincia viene suddivisa in 7 zone omogenee che potrebbero accorpare alcune funzioni risparmiando risorse e spese burocratiche da destinare a servizi resi, sulla base di esigenze espresse dalle popolazioni locali.
La viabilità ed i trasporti possono invece essere avocati alla gestione complessiva della Città Metropolitana, dando omogeneità al sistema dei trasporti dell'area ed ai flussi di traffico che l'attraversano, senza dover sempre entrare in potenziale conflitto con le municipalità periferiche, ovvero avendo strumenti per venire incontro alle esigenze viabilistiche e di trasporto pubblico integrato di queste comunità.
Altro...

mercoledì 27 gennaio 2016

DICE LUCIANO VACCA

In un messaggio interno di gruppo :

Carissimi/e
...
Io credo che oggi anche nei grandi schieramenti politici ci sono posizioni molto diverse tra di loro e molto frastagliate non più riconducibili a definizioni di destra o sinistra, ma a giudizi contingenti.
Secondo voi sono così diversi i valori di fondo che differenziano il Cdx e il Csx? Per me sono quasi simili, appena appena qualche leggera sensibilità diversificata, non di più.
L’esperienza che stiamo compiendo è rivoluzionaria in quanto rimette al centro dell’attenzione politica il “cittadino” e le sue “problematiche”, consapevole che il cittadino non è una entità astratta, ma ha pensiero ed azione propria, ha un passato, come noi e si proietta nel futuro, come noi. Ma tutto ciò viene sospeso per un bene superiore.
Nel momento in cui sospendiamo il giudizio, di fatto lo superiamo, lo ricomponiamo, lo ridefiniamo nella relazione con l’”altro” e con il gruppo. Quello che conta veramente è il “qui e ora” non più il passato, pur appartenendoci, non più il futuro come speranza, ma come costruzione del domani giorno per giorno.
I gruppi, pur difficili a farsi, sono altamente pericolosi!!! I gruppi, oltre a se stessi come individui, sono gli unici elementi di cambiamento, per questo il potere ne ha paura. Noi stiamo facendo quello che in alcuni quartieri i cittadini, senza enfasi, hanno messo in moto: auto-organizzarsi, che significa auto-definirsi.

Un abbraccio, Luciano Vacca.